Immaginare Corviale è un progetto a cura della Fondazione Adriano Olivetti, che tra il 2004 e il 2005 ha coinvolto più di cento tra artisti, architetti, videomakers e musicisti, che hanno animato questo incredibile edificio alla periferia di Roma per trasformarne l’immaginario legato a stereotipi e falsi miti.
Immaginare Corviale è un’indagine creativa su come lo spazio pubblico viene vissuto, ricordato, immaginato e trasformato al Corviale, condotta in un momento di grande trasformazione dell’area. Obiettivi, metodi e risultati dell’indagine sono stati oggetto di costante confronto con il Laboratorio Territoriale Corviale – Roma Ovest.
Il progetto, condotto sul territorio dal collettivo Osservatorio Nomade/Stalker insieme con studi di architettura che operano secondo prospettive multidisciplinare – Ellelab, Ma0, nicole_fvr/2°+P, M28 – ha indagato:
I possibili collegamenti e percorsi tra Corviale e l’area circostante sono stati indagati dal laboratorio Corviale Far West, nel corso del quale è stata esplorata l’area verde che Corviale ha prodotto verso l’Ovest, comprendendone le dimensioni, le direzioni, lo stato delle trasformazioni in atto, lo stato di infrastrutturazione pubblica e auto organizzata e ogni altro elemento rilevante e inseribile in una mappatura/progetto. I risultati della ricognizione sono stati inseriti in una mappa fornita di legenda che segnala i diversi aspetti del territorio (giochi pubblici e privati, alberi da frutto e prodotti commestibili, animali e loro tracce, umani e loro tracce, pitture e sculture, recinzioni, discariche e luoghi di abbandono, suoni, odori, segnaletiche, panorami, assenza di campo, e così via…), contenuta in Corviale numero 0.
Il laboratorio Storie Comuni, tenuto da Giorgio D’Ambrosio, Matteo Fraterno, Cesare Pietroiusti, Francesca Recchia, ha messo in parallelo narrazioni e aneddoti raccontati dagli architetti e dagli artisti che hanno, in vari modi, partecipato all’ipotesi progettuale di Corviale, con le storie ordinarie e gli usi del luogo, raccontate dagli abitanti. Gli artisti accompagnano a Corviale architetti e artisti, e li intervistano in loco, mettendoli a confronto con gli abitanti di Corviale, per recuperare la memoria e le valenze positive di una idealità progettuale forte, anche se in gran parte non supportata da un’adeguata gestione amministrativa e organizzativa. Il laboratorio Storie Comuni ha tessuto una rete di significati che può contribuire da un lato a mutare le connotazioni negative che si sono stratificate intorno a Corviale, dall’altro a superare le barriere comunicative fra tutti coloro i quali vivono nell’edificio. Il luogo privilegiato di questi incontri è stato l’appartamento della Signora Loredana (lotto 3, nono piano, appartamento n. 954), che abita a Corviale da molti anni e ha accettato di mettere a disposizione il suo appartamento, continuando a viverci dentro regolarmente. La sua casa è quindi diventata base operativa per tutto il gruppo di lavoro e luogo di incontri conviviali.
Nella prima fase di Immaginare Corviale si è svolto anche il Laboratorio Sonoro, condotto da Mario Ciccioli, articolato in due momenti: un laboratorio concepito per gli allievi della quarta e quinta elementare e della prima e seconda media della scuola Marino Mazzacurati durante il quale i ragazzi hanno esplorato il paesaggio sonoro di Corviale e individuato i punti più significativi sotto il profilo acustico, apprendendo a costruire e usare strumenti ricavati da materiali di recupero, e una performance realizzata il 3 giugno 2004 nella quale Ciccioli e altri musicisti hanno fatto il “vento” di Corviale.
L’Osservatorio Nomade ha inoltre individuato e realizzato uno strumento di comunicazione finalizzato a Corviale e destinato ad essere consegnato ad un gruppo di abitanti: Corviale Network, un prototipo di televisione di quartiere, progetto a latere rispetto ad Immaginare Corviale ma intrecciato ad ogni livello con il suo sviluppo. Corviale Network, a cura di Andrea Bassi, Giorgio D’Ambrosio e Michela Franzoso, è uno strumento per costruire un’immagine televisiva inedita e creativa, attenta a raccontare e valorizzare le trasformazioni in atto nel quartiere. Grazie a un accordo tra la Fondazione Adriano Olivetti e l’emittente televisiva RomaUno, Corviale Network è stato trasmesso nel palinsesto satellitare per tutto il 2005.
Sulle modalità di restituzione agli abitanti dei risultati del progetto è stato attivato il laboratorio Abitare Corviale.
Sempre nell’ottica di un coinvolgimento a diversi livelli, Osservatorio Nomade ha collaborato con le associazioni sportive attive sul territorio all’organizzazione e alla documentazione delle Mini Olimpiadi a Corviale: le Corvialiadi.
Immaginare Corviale è stato uno dei progetti indagati nell’ambito della ricerca europea Trans:it. Moving culture through Europe. I materiali e le interviste inerenti il progetto sono disponibili nel libro Il luogo (non) comune. Arte, spazio pubblico ed estetica urbana in Europa e nel documentario The Invisible Object. Art in social change in cui è stata realizzata – appositamente per il documentario – l’opera video One Kilometer Shot di Armin Linke dedicata a Corviale.
Dell’esperienza realizzata sul territorio è stata realizzata la pubblicazione “Immaginare Corviale. Pratiche ed estetiche per la città contemporanea” a cura di Flaminia Gennari Santori e Bartolomeo Pietromarchi, edito da Bruno Mondadori, e il documentario “Immaginare Corviale. Il racconto di un progetto”, per la regia di Michela Franzoso, presentato nei maggiori festival di cinema indipendente e visibile a questo link.