In occasione dei dieci anni dalla prematura scomparsa di Adriano Olivetti, Carlo Scarpa invia a Renzo Zorzi un telegramma, ricordando l’ingegnere con “memore et devota gratitudine”. Ulteriore e inequivocabile attestazione della condivisione di valori vicende che hanno legato Scarpa e Olivetti, per pochi ma intensissimi anni
Il rapporto del Maestro veneziano con l’imprenditore d’Ivrea e più in generale con il “mondo Olivetti”, trova origine e si consolida all’interno della variegata “comunità” olivettiana: le diverse occasioni di contatto tra i due si inseriscono in una più ampia e poliedrica rete di relazioni dirette e indirette con figure legate all’arte, alla politica, all’università e alla cultura in generale. Ne deriva un rapporto di committenza atipico in cui si scopre un’inaspettata condivisione di valori, temi e vicende che hanno segnato la cultura architettonica italiana nel Novecento.